Piracy Shield: la nuova frontiera contro la pirateria nel calcio italiano
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Direttore: Alessandro Plateroti

Piracy Shield: la nuova frontiera contro la pirateria nel calcio italiano

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Come il Piracy Shield sta cambiando il gioco contro la pirateria nel calcio italiano, proteggendo i diritti e promuovendo la visione legale.

Il calcio italiano intensifica la sua battaglia contro la pirateria digitale con l’introduzione del Piracy Shield, una soluzione innovativa che promette di rivoluzionare il modo in cui vengono affrontate le trasmissioni illegali di eventi sportivi. Dall’1 febbraio 2024, le emittenti come Dazn e Sky, assieme ai titolari dei diritti televisivi, hanno a disposizione uno strumento capace di intervenire rapidamente contro la diffusione illecita di contenuti, segnando un momento storico per la protezione della proprietà intellettuale nel mondo dello sport.

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Come funziona il Piracy Shield

Il Piracy Shield opera mediante una piattaforma che permette ai detentori dei diritti di segnalare ai fornitori di servizi internet (ISP) i siti web che trasmettono illegalmente eventi live, come le partite di calcio. Questi siti possono essere oscurati entro 30 minuti dalla segnalazione, indirizzando gli spettatori verso una pagina dell’Agcom che informa dell’illegalità del sito e del suo blocco. Questo meccanismo si è già dimostrato efficace durante test significativi, tra cui la partita Juventus-Napoli, e si è attivato in occasione di eventi chiave come Lecce-Fiorentina e il derby scudetto Inter-Juventus.

Le conseguenze per chi viola la legge

La legge 93/2023, meglio conosciuta come la “legge pezzotto”, stabilisce sanzioni severe per chi si rende colpevole di trasmettere eventi sportivi senza autorizzazione. Le pene vanno fino a 15.000 euro di multa e da 6 mesi a 3 anni di reclusione per i trasgressori, mentre gli spettatori che accedono a contenuti piratati possono incorrere in multe fino a 5.000 euro, soprattutto se fruiscono di grandi quantità di materiale protetto da diritto d’autore.

La pirateria non solo viola i diritti di proprietà intellettuale ma ha anche un impatto economico significativo sul calcio italiano, con stime di perdite che raggiungono i 300 milioni di euro annuali. L’introduzione del Piracy Shield rappresenta un importante deterrente per chi cerca di accedere illegalmente a questi contenuti. Inoltre, dati incoraggianti mostrano che il 40% degli adulti ha visitato almeno una volta un sito pirata, ma metà di questi si è poi orientata verso opzioni legali, evidenziando l’efficacia delle misure adottate.

Luigi De Siervo, Amministratore Delegato della Lega Serie A, ha sottolineato l’importanza di questo strumento, elogiando l’impegno dell’Agcom nello sviluppo e nell’attuazione del Piracy Shield. Questa iniziativa non solo protegge i diritti ma stimola anche un cambiamento nel comportamento degli spettatori, indirizzandoli verso l’utilizzo di servizi legali e contribuendo alla sostenibilità finanziaria del calcio italiano.

Il Piracy Shield si configura dunque come una svolta decisiva nella lotta alla pirateria, garantendo ai fan del calcio un’esperienza di visione legittima e di qualità, e ai produttori di contenuti la giusta remunerazione per il loro lavoro.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 3 Febbraio 2024 18:07

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